La tutela contro il fenomeno del bullismo e cyberbulismo è stato il tema dell'incontro che si è svolto venerdì 27 Aprile u.s. nell'aula magna dell'Istituto Comprensivo Statale di Curinga e che ha coinvolto gli alunni delle quinte classi della scuola primaria e delle terze classi della scuola secondaria. L'iniziativa, promossa dall'avvocato penalista Sabrina Rondinelli, ha subito incontrato il plauso della Scuola nella persona della dirigente scolastica, prof.ssa Maria Angela Bilotti,
che si impegna quotidianamente a promuovere iniziative di alto valore formativo su tematiche che riguardano da vicino i ragazzi, con l'intento di spingerli alla riflessione per portarli, pian piano, all'acquisizione di una coscienza civile. L'incontro, oltre che dello stesso avvocato Rondinelli, si è giovato della presenza di una relatrice illustre, il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Cosenza, Marisa Manzini la quale, dialogando direttamente con gli alunni, ha affrontato le tematiche nelle loro implicazioni penali ma soprattutto come fenomeni da contrastare e prevenire nella vita di ogni giorno. Ha discusso di bulli, bullizzati, soprusi, angherie ma anche di debolezza e omertà, che spinge gli innumerevoli spettatori a tacere fino a farli diventare complici delle diverse violenze. "Il bullismo è l'anticamera della delinquenza: il bullo di oggi sarà il delinquente di domani". Il procuratore ha approfondito, poi, la legge 71 del 2017 contro il cyberbullismo che prevede una serie di interventi e strumenti per far sì che i ragazzi non si sentano più soli nell'affrontare i soprusi e le violenze che subiscono sul web.
Punto cardine dell'incontro è stato il messaggio che la dirigente scolastica, la dott.ssa Manzini e l'avvocato Rondinelli, che ha letto alcuni passi del libro "Il fragile bullo" di Rita Tulelli, hanno voluto consegnare agli alunni ossia quello di non essere soli e di avere intorno a sé persone pronte a dare il loro sostegno e a tutelarli. Da ciò l'invito a parlare, denunciare, confidarsi con gli insegnanti sia che si è vittima sia che si viene a conoscenza di soprusi su un compagno, perché solo così si darà inizio a quella catena che porterà a vincere contro chi prevarica.
L'incontro ha costituito per i nostri ragazzi un'importante occasione di riflessione e di crescita che speriamo contribuisca a far germogliare quei semi di cittadinanza a partire dal "... decidere da che parte stare ogni giorno nelle piccole come nelle grandi cose" . Questo l'augurio che, in conclusione, la Dirigente ha rivolto ai suoi alunni.