Martedì 7 giugno u.s., sul sagrato della Chiesa Matrice di Curinga, è andata in scena "C'era una volta Renzo e Lucia", trasposizione recitata e ballata del romanzo "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni.
La manifestazione ha costituito il momento conclusivo del progetto extracurricolare "C'era una volta... Renzo e Lucia" che, curato dalle professoresse Rita Scalzo e Sabrina Grande, ha coinvolto quasi tutti gli alunni delle classi della scuola media di Curinga in un percorso intenso ma divertente di avvicinamento alla letteratura italiana. I ragazzi, infatti, rispondendo in maniera positiva, propositiva e creativa ad ogni sollecitazione ricevuta, hanno inscenato con disinvoltura e bravura, muovendosi da veri protagonisti su uno scenario naturale e suggestivo, quelli che sono i momenti e i personaggi salienti del romanzo: dall'incontro tra don Abbondio e i bravi al mancato matrimonio dei due promessi, dall'incontro tra Don Rodrigo e Padre Cristoforo alla fuga di Renzo e Lucia, dalla monaca di Monza al rapimento della promessa sposa, dalla conversione dell'Innominato alla liberazione di Lucia, dalla peste al lieto fine. La scelta è caduta su "I Promessi sposi" perché la trama, in un certo senso, richiama e rispecchia un pò la nostra società dove spesso le regole di condotta vengono infrante, la forza prevale sulla giustizia e l'arbitrio sul diritto. I veri protagonisti del romanzo sono i sentimenti: l'amore, la lealtà, il coraggio, la fede, la giustizia che si scontrano con odio, sopraffazione, arroganza, violenza e illegalità. I nostri ragazzi, che saranno i futuri cittadini della nostra società, devono essere i fautori della legalità e quindi diventa sempre più importante un'educazione al valore della socialità e del rispetto, educazione che, in linea con la missione della scuola, ha costituito la finalità del progetto e alla quale i nostri ragazzi si sono avvicinati sia conoscendo la storia del romanzo ma soprattutto lavorando insieme nel rispetto dell'altro e in un contesto altro da quello rappresentato dal noto ambiente scolastico e dal gruppo classe. In conclusione non rimane che fare i complimenti ai nostri alunni che sono stati veramente bravi, facendo tesoro di tutti gli insegnamenti e suggerimenti ricevuti, e si sono impegnati al massimo dando il meglio di loro e dando voce al proprio mondo interiore attraverso la recitazione, il ballo, la mimica. Un grazie particolare e sincero va infine alla nostra dirigente scolastica, prof.ssa Natalia Majello, che ha reso possibile la realizzazione del progetto, sostenendo, come sempre ha fatto, la realizzazione di tutte quelle attività utili alla crescita dei nostri ragazzi.