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Giovedì 31 gennaio u.s. gli alunni della scuola secondaria e delle quinte classi della scuola primaria hanno incontrato, nella Sala consiliare del Comune di Curinga, Nicoletta Bortolotti autrice del libro “Oskar Schindler, il Giusto”. L’incontro si inserisce nelle celebrazioni della Giornata della Memoria e nasce dal dovere di ricordare ai più giovani la Shoah, una delle pagine più buie della storia dell’umanità, per sensibilizzarli a non dimenticare, perché percorrendo il filo della memoria si può e si deve dire basta all’odio e all’intolleranza che albergano nel cuore dell’uomo, scalzando ogni forma di rispetto e di libertà: la memoria è importante se genera conoscenza e forma ai veri valori.

L’autrice, dopo l’apertura dei lavori da parte della dirigente scolastica, prof.ssa Marialuisa Lagani, si è dapprima presentata ai ragazzi e ha parlato della sua esperienza di scrittrice e redattrice, illustrando le diverse fasi di realizzazione di un libro, poi è passata a parlare del libro e della tematica che affronta. Una tematica, quella della seconda guerra mondiale e della Shoah, che l’ha sempre interessata particolarmente (la nonna era di origine ebrea e si salvò perché aveva sposato un medico svizzero e visse nella Confederazione Elvetica) e che ha affrontato anche in altri due romanzi “In piedi sulla neve” e “La bugia che salvò il mondo”, dove però la fantasia si mescola alla realtà storica. “Oskar Schindler, il Giusto” è invece storia allo stato puro, racconto di ciò che è stato: un uomo amante della vita e dai mille difetti e vizi che, diventando amico dei Nazisti stessi, è riuscito a salvare migliaia di Ebrei, strappandoli alle camere a gas, semplicemente da eroe. La Bortolotti ha quindi posto l’attenzione sull’importanza della memoria e del passato, unico vero riferimento per capire il presente e progettare il futuro. “Ricordare significa saper guardare il passato in maniera consapevole per poi scegliere e agire di conseguenza. Lo sguardo consapevole, la narrazione di ciò che è stato sono la prima forma di resistenza eroica, di affermazione dei valori della vita e soprattutto del principio per il quale non ci sono vite più importanti di altre”. Il racconto di ciò che è stato ha spostato inevitabilmente l’attenzione sul presente e su ciò che i migranti vivono quotidianamente nel Mediterraneo. Una riflessione fatta sia dall’autrice, che si è soffermata sul significato della parola migrante, una persona senza nome, senza identità, senza storia, sia dal Sindaco del Comune di Curinga, dott. Vincenzo Serrao, che ha rivolto delle domande ad alcuni alunni della terza media per conoscere la sensibilità e la reazione dei nostri ragazzi di fronte al diverso.

Gli interlocutori di questi messaggi sono stati gli allievi che, incuriositi ed emozionati, hanno rivolto all’autrice numerose domande alle quali ha risposto esaurientemente.

È stato un incontro veramente interessante e coinvolgente con una persona dolce, sensibile e dalle mille risorse: un momento di riflessione ma anche l’occasione per stimolare i nostri alunni alla lettura, attività  fondamentale nel processo di crescita culturale e formativa di ognuno: ogni libro rappresenta la possibilità di incontrare emozioni, sentimenti, realtà e di coltivare l'immaginazione.